Salgo le scale di quella che tra poco sarà la mia nuova casa. Ancora spoglia. Ancora inanimata. Ancora incolore. La fantasia inizia a saltellare tra passato e futuro. Quale miglior occasione di un trasloco per liberarsi delle vecchie zavorre e rinnovarsi? L’immaginazione si sofferma sull’open space che sarà il mio nuovo studio, con la scrivania per i computers, la sala posa, un piccolo bagno per la stampa fotografica, l’archivio, le pareti da arredare con fotografie e progetti… humm a guarlo bene questo spazio mi sembra già troppo piccolo per tutte le storie che ci vorrei vivere! Spazio e tempo. A volte sembrano concetti così difficili da concigliare! Da piccola sognavo di diventare una missionaria in Africa, per un breve periodo una ballerina, poi un’avventuriera-reporter-globaltrotter e così per molti anni della mia vita, quelli più spensierati, il mio obbiettivo principale è stato quello di documentare il mondo con la mia telecamera, con un’attrazione particolare per l’ambito antropologico. Oggi lavoro principalemente nei teatri di tutta Europa, sempre con la telecamera in mano, set di luci e microfoni e devo ammettere che mi diverte un sacco! 🙂
Dai vari scatoloni che mi sono portata per questo nuovo inizio ho trovato vecchie foto e così oggi sono in grado di tracciare una sorta di identikit. Ecco il mio autoritratto:
piano piano si cresce…
Belli i nuovi inizi che non si scordano del passato.
Baci e in bocca al lupo. Il gamba, sempre!